Il 19 dicembre 2002 sono state protocollate al Sindaco di Roma on. Walter Veltroni le oltre 1000 firme di cittadini in calce alla petizione contro la bretella prevista dal nuovo Piano Regolatore di Roma che verrebbe a collocarsi a ridosso degli Acquedotti Romani del IX Municipio. Appena il Consiglio Comunale avrà adottato il documento definitivo protocolleremo le nostre "deduzioni", secondo quanto previsto dalla disciplina urbanistica: tutti i cittadini che abbiano qualcosa da correggere o da aggiungere, e che preferiscono inserire le loro proposte in un unico testo generale, possono segnalarcelo, e mano a mano cercheremo di ampliare il testo con le nuove proposte.
Già il 30 settembre 2002 il Consiglio del IX Municipio ha approvato a maggioranza il Piano Regolatore e, con esso, la realizzazione di questo stradone che, costeggiando via del Mandrione, passando per via di Porta Furba e via dell'Arco di Travertino, dirotterebbe nel nostro Municipio tutto il traffico della Tangenziale Est che sembra essere di prossima demolizione. Gli emendamenti proposti dal Comitato per il Parco della Caffarella per la modifica del tracciato della bretella non sono stati neppure discussi.
La bretella in questione, se attuata, avrebbe un effetto devastante sia sul traffico, con un aumento di 3-4.000 auto/ora in un'area già altamente congestionata come quella di via Tuscolana e via Appia Nuova, sia sul nostro patrimonio storico-artistico in quanto costeggerebbe il tracciato dei sette Acquedotti romani che meriterebbero al contrario interventi di tutela, manutenzione e limitazione del traffico privato.
I fax di protesta dei cittadini giunti alla Presidenza del IX Municipio avevano indotto il Presidente Oliva ad inviarci una lettera nella quale si affermava testualmente «nel nuovo P.R.G. non vi è la definizione di un progetto di realizzazione di una superstrada come erroneamente riferitoVi ma soltanto un'ipotesi di lavoro peraltro diversa da quella da Voi indicata.» Eppure il caso che le nostre fonti sono le tavole e le norme tecniche del Piano Regolatore, pubblicate sul sito internet del Comune di Roma che non fanno mai riferimento ad'ipotesi di lavoro ma riportano e descrivono un percorso stradale
Per approfondire la questione, la storia del dibattito e l'analisi dei documenti del Piano Regolatore si trovano nel testo che segue e nei link che vi sono contenuti:
Per scongiurare gli sconvolgimenti che sembrano previsti nella stesura del nuovo piano regolatore (vedi l'analisi più avanti), il 15 settembre 2002 è partita una raccolta di firme in calce ad una Petizione diretta al Sindaco di Roma Walter Veltroni.
La petizione è stata lanciata durante la visita guidata lungo gli Acquedotti da via del Mandrione fino al Campo Barbarico e Tor Fiscale, condotta domenica 22 settembre 2002. In questa stessa occasione i partecipanti sono stati invitati a inviare un fax al Presidente del Municipio Roma IX avv. Maurizio Oliva per manifestare l'opposizione all'inserimento nel Piano Regolatore di una bretella di cui è facile prevedere i danni potenziali e nello stesso tempo è impossibile conoscere i dettagli progettuali.
Dopo la ulteriore riflessione seguita alla visita guidata di domenica 22 settembre, il Comitato per il Parco della Caffarella ha redatto alcune osservazioni alla bozza del Piano Regolatore di Roma approvata dalla Giunta Comunale di Roma, che sono state consegnate a tutti i Consiglieri del IX Municipio giovedì 26 settembre 2002.
Le osservazioni si trovano in questa scheda che rispetto alla relazione presentata è stata corretta di una imprecisione a proposito della Banca d'Italia.
I fax giunti alla presidenza del IX Municipio hanno indotto il Presidente Oliva ad inviarci venerdì 27 settembre 2002 una lettera nella quale afferma che «nel Nuovo P.R.G. non vi è la definizione di un progetto di realizzazione di una superstrada come erroneamente riferitoVi ma soltanto un'ipotesi di lavoro peraltro diversa da quella da Voi indicata. In relazione all'ipotetico tracciato delineato nel Nuovo Piano Regolatore Generale mi preme di ribadire che non vi è nulla di definitivo». Questa lettera sarà inviata in questi giorni in copia al Sindaco di Roma Veltroni, all'Assessore alle Politiche del Territorio del Comune di Roma Morassut, e al Direttore del Dipartimento XIII Reti informative e servizi tecno-logistici del Comune di Roma Mazzola (infatti le nostre fonti sono le tavole, la Relazione e le Norme Tecniche pubblicate sul sito internet del Comune di Roma) informandoli dell'errore che segnala il Presidente del IX Municipio.
Lunedì 30 settembre 2002 il Consiglio del IX Municipio ha finalmente discusso la bozza di Piano Regolatore della Giunta Comunale. Prima della seduta l'arch. Mary Prezioso (ricercatrice di Geografia Economica presso il Dipartimento di Studi Geoeconomici, Statistici, Storici per l'Analisi Regionale dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza") ha parlato a nome del COTAF a proposito del vallo della ferrovia Roma-Pisa. I consiglieri di opposizione chiedono al Presidente una relazione sul P.R.G. e sugli emendamenti della maggioranza. Il Presidente Oliva nega che si vogliano distruggere gli Acquedotti; conferma la serietà dell'Assessore Morassut, che quella mattina stessa aveva assicurato la consultazione del Municipio; afferma che il progetto presentato è solo uno studio da sottoporre a verifica. Il prof. Roberto Federici, a nome del Comitato per il Parco della Caffarella, ricorda che nessuno ha mai parlato di abbattimento degli Acquedotti, ma anche che a tutte le domande su questo progetto, che fa parte del P.R.G. ed è pubblicato su internet, non è stata data mai nessuna risposta.
Dopo gli interventi dei cittadini si apre il Consiglio del IX Municipio. Il verbale della seduta è a disposizione come file PDF, mentre di seguito ci sono gli appunti presi durante la seduta.
L'ing. Demetrio Fedeli (F.I.) presenta gli emendamenti della opposizione di Centro-destra al PRG.; A.N. chiede di inserire un ulteriore emendamento per chiedere che la bretella sulla ferrovia Roma-Cassino sia in sotterranea, al di sotto del piano del ferro. Si vota questo emendamento: l'opposizione è favorevole e la maggioranza si astiene quindi l'emendamento è approvato. Si vota ora la proposta completa della opposizione di Centro-destra: la maggioranza vota contro e pertanto, in base al Regolamento del Municipio, la proposta completa della opposizione di Centro-destra (compreso l'emendamento appena approvato) è bocciata. Si passa ora alla discussione delle osservazioni al P.R.G. della maggioranza di Centro-sinistra, dove, a proposito del progetto della bretella stradale lungo via del Mandrione, via di Porta Furba e via Arco di Travertino, esiste solo una raccomandazione che «considerata la complessità e l'importanza dell'intervento, anche per la riqualificazione del vallo ferroviario dal punto di vista ambientale e funzionale, dovrà essere costantemente interessato e coinvolto il IX Municipio nelle diverse fasi di progettazione e realizzazione dell'intervento, perché questo sia rispettoso delle realtà e del contesto urbano nel quale si inserisce» . Intervengono Sandro Toti (F.I.), Brunello Berardi (Margherita), Luca Traditi (D.S.), Claudio Lombi (Lista Civica), Fulvio Caretti (Rifondazione), Claudio Bordin (verdi), Roberto Fedeli (A.N.). La maggioranza (D.S., Margherita, Lista Civica, Verdi e Rifondazione) vota compatta il proprio documento che passa con 14 voti favorevoli (un Consigliere è assente). Gli emendamenti del COTAF e quelli del Comitato per il Parco della Caffarella sono ignorati.
Il Comitato per il Parco della Caffarella conferma l'impegno istituzionale alla tutela degli interessi diffusi sia di vivibilità per i cittadini del IX Municipio sia di tutela del patrimonio storico archeologico e naturale del nostro territorio, e questo malgrado la totale assenza di collaborazione da parte del Consiglio del IX Municipio per i temi da noi posti in evidenza.
Le informazioni sull'argomento "tangenziale" che vengono fornite dal Comune di Roma sono poche e soprattutto poco chiare, possono essere reperite ai seguenti indirizzi internet:
Dalla relazione del Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma e dalla cartina si comprende che probabilmente l'intervento proposto è sia in sotterranea che a cielo aperto con la copertura del vallo della ferrovia Roma-Pisa. Citiamo testualmente dalla relazione tecnica del Dipartimento comunale: «un collegamento sotterraneo per l'eliminazione della soprelevata dei quartieri S. Lorenzo, Prenestino e Appio e la contestuale copertura di un tratto del vallo ferroviario per la ricucitura dei tessuti locali.»
Quello che è certo è che si tratta di un intervento tendente a sanare i problemi del traffico connessi all'eliminazione della Tangenziale Est, la Sopraelevata, consentendo comunque agli abitanti dei quartieri che insistono intorno alle vie Ostiense e Cristoforo Colombo di raggiungere ugualmente Roma Nord o l'autostrada Roma L'Aquila tramite il GRA, imboccato dalla via Appia Nuova.
Analizziamo l'intervento previsto dalle poche informazioni divulgate dal Comune di Roma (per approfondire le questioni di viabilità, verde pubblico, standard urbanistici ecc. leggere la relazione sulla conferenza del 9 luglio 2002 presso il IX Municipio): per l'intervento in superficie si tratterebbe di ricoprire il vallo della ferrovia Roma-Pisa per la ricucitura dei tessuti locali, realizzando quindi un nuovo progetto del tutto differente dal progetto URBIS, benché si pretenda che proprio URBIS sia il modello ispiratore del nuovo progetto. L'intervento sulla ferrovia Roma-Cassino, effettuato a quanto sembra affiancando la superstrada alla ferrovia, avrebbe lo scopo opposto (come ampiamente dimostrato dal progetto METROPOLIS) solo che a differenza della Roma-Pisa qui non ci sono le alte densità abitative e quindi l'impatto sulla gente sarebbe minore. La nuova tangenziale verrebbe realizzata quindi a ridosso degli Acquedotti Romani di cui si forniscono alcuni cenni storici per illustrare anche l'imponente contesto archeologico in cui si verrebbe a collocare l'opera:
Acquedotto Marcio, fatto costruire da Quinto Marcio Rex nel 144 a.C.; l'Acquedotto dell'Aqua Tepula fatto costruire sopra la Marcia nel 124 a.C. dai consoli Gneo Servilio Cepone e Lucio Cassio Longino; l'Acquedotto dell'Aqua Iulia, fatto costruire da Marco Agrippa nel 33 a.C.; gli Acquedotti di Claudio e Anio Novus, fatti costruire dall'imperatore Claudio nel 53 d.C.; l'Acquedotto Anio Vetus fatto costruire dai consoli Marcio Curio Dentato e Fulvio Flacco e terminato nel 269 a.C. ed infine l'Acquedotto Felice, fatto costruire da Papa Sisto V (Felice Peretti) nel 1585, con la splendida fontana di mostra, posta all'inizio di via del Mandrione realizzata nel 1733 da papa Clemente XII.
I disegni diffusi dal Comune di Roma fanno prevedere un impatto catastrofico sulla viabilità; questa ipotetica tangenziale, che parte dalla stazione Tuscolana e costeggia via del Mandrione, terminerebbe su via di Porta Furba per collegarsi con via dell'Arco di Travertino ed infine via Appia Nuova. I flussi di traffico della Tangenziale Est (attualmente aperta solo dalle 7,00 alle 22,00) sono notevoli (3-4.000 auto l'ora); cosa accadrebbe se tali flussi dovessero riversarsi su di un'area particolarmente congestionata del IX Municipio come quella dell'incrocio fra via di Porta Furba e via Tuscolana, che oggi deve assorbire il traffico da e per il X Municipio?
Chi ha fatto questa proposta è mai passato in un giorno feriale per il tratto di via Tuscolana che va da piazza S. Maria Ausiliatrice a via Frascati?
Come si pensa di superare poi l'imbuto rappresentato dal ponte di via di Porta Furba?
Dai disegni sembra che gli ultimi 10 archi dell'Acquedotto Marcio, sopravvissuti alla devastazione di Sisto V, siano destinati a non sopravvivere al Piano Regolatore dell'amministrazione Veltroni?
Cose ne è stato del Piano sulla Mobilità della IX Circoscrizione, approvato nella precedente consigliatura dalla medesima maggioranza, che prevedeva un depotenziamento del traffico privato a vantaggio delle categorie disagiate di pedoni (anziani, bambini, portatori di handicap) e del traffico ciclabile?
Queste domande le abbiamo poste alla presentazione pubblica del Piano Regolatore, avvenuta nel teatro di Villa Lazzaroni alla fine dello scorso mese di luglio; purtroppo nessuna risposta è stata fornita a riguardo e cià fa aumentare le nostre preoccupazioni.
Se proprio si deve fare una tangenziale stradale sul vallo ferroviario Roma-Cassino, invece che rasente gli Acquedotti Romani, la si costruisca in tunnel, al di sotto dei binari della ferrovia Roma-Cassino,Ê per poi farla immettere sulla via Appia Nuova dopo Tor Fiscale. Peraltro, fra i più importanti interventi di nuova previsione il Piano Regolatore inserisce (Relazione al nuovo Piano Regolatore, capitolo 4.3. Il sistema della mobilità, paragrafo "rete ferroviaria"): «la chiusura dell'anello di cintura nord fra le stazioni di Vigna Clara, Nuovo Salario e Nomentana;» ... «tale intervento consentirà sia la possibile attivazione di servizi ferroviari di tipo urbano e metropolitano sull'anello sia la connessione per le linee nazionali passeggeri e merci fra "il corridoio appenninico" (Roma-Firenze-Milano) e il "corridoio tirrenico" (Roma-Pisa-Genova); in stretta relazione con la chiusura dell'anello, il nuovo PRG ha proposto un nuovo tracciato per la realizzazione di un by-pass ferroviario a sud-ovest della città fra le stazioni di Ponte Galeria e S. Palomba per una lunghezza di circa 26 km». In questo modo la doppia coppia di binari della ferrovia Roma-Pisa e le due ferrovie affiancate della Rom-Formia e Roma-Cassino diventeranno sovradimensionate per il residuo traffico regionale, rendendo possibile sia l'abbassamento del piano del ferro sia la sovrapposizione di una strada.
Ci permettiamo inoltre di far pervenire ai Consiglieri di maggioranza del IX Municipio copia dell'emendamento da loro approvato ad integrazione del Piano Regolatore, presentato dall'amministrazione Rutelli nel dicembre 2000 (per approfondire: scheda sulla proposta per il Piano Regolatore della Giunta Rutelli); tale Piano Regolatore era praticamente uguale all'attuale salvo che per la bretella di via del Mandrione. Auspichiamo cos“ che riapprovando l'emendamento non si rinnegherebbe il lavoro della precedente Amministrazione circoscrizionale.
Ecco l'emendamento:.
«Con la risoluzione 45/98, avente per oggetto "la valorizzazione del Parco Archeologico della via Latina" si è auspicata la realizzazione di un sottopasso del tipo di quello del G.R.A. (anche se di minore lunghezza) che consentirebbe di transitare al di sotto della via Appia Nuova: esso permetterebbe il collegamento fra il Parco della Caffarella e il Parco delle Tombe della via Latina ampliato dell'area di 5 ettari di proprietà della Provincia di Roma. Tale proposta riconnetterebbe inoltre i due tratti dell'antica via Latina e consentirebbe l'ampliamento delle conoscenze sulla villa di Demetriade i cui resti si trovano sia sull'area di proprietà della Provincia di Roma, che al di sotto del campo sportivo dell'ALMAS, costruito negli anni '60, seppellendo, in spregio alla cultura, tali imponenti testimonianze storico-artistiche. La via Latina inoltre scompare al di là del Parco delle Tombe, nascosta dal degrado che investe quell'area di Tor Fiscale; pertanto si chiede una sistemazione urbanistica che consenta la valorizzazione e la ricucitura dell'intera antica via Latina.».
Per commenti e osservazioni potete contattarci via e-mail c/o:
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