N.B.: MITL = milioni di lire
* = argomento sul quale è disponibile vario materiale su richiesta
L'attuale Municipio Roma IX (ex IX Circoscrizione) confina con le Mura Aureliane a nord, con gli acquedotti (Claudio e Felice) e la sede della ferrovia Roma-Napoli a est, con via Appia Nuova a sud e con il Parco della Caffarella a ovest. Dal punti di vista urbanistico si è creato a partire dalle Mura Aureliane, con una serie di Piani Particolareggiati che mano a mano attuavano il più generale Piano Regolatore del 1931. Il territorio si è via via caratterizzato, per quanto riguarda le tipologie insediative, in aree omogenee, alcune anche di pregio, realizzate prima della II guerra mondiale dall'Istituto Case Popolari e da cooperative edilizie di lavoratori. Nella stessa epoca nascevano comparti a villini, esempi di una espansione urbana che conservava un carattere di periferia quasi rurale.
Nel dopoguerra si diffondono interventi edilizi di tipo intensivo, realizzati da Enti e Istituti di diritto pubblico, caratterizzati da densità molto elevata e bassa qualità. Gli spazi rimasti liberi vengono riempiti dall'edilizia privata con palazzine di tipo semi-intensivo nelle fasce prossime alla Caffarella, e con palazzoni compatti nelle altre aree, soprattutto in prossimità delle direttrici di maggior traffico.
Nel frattempo, avviandosi ormai alla scadenza il Piano Regolatore del 1931, il Comune di Roma intraprendeva (nel 1953) la redazione di un nuovo P.R., e il 18 dicembre 1962 il Comune approvò il nuovo P.R.G., che determinava definitivamente l'espansione lungo la via Latina, la via Appia Nuova e la via Tuscolana, comprendendo cementificazioni sulla via Latina e agli acquedotti (realizzate) e autostrade al centro della Caffarella (fortunatamente disattese).
Il 16 dicembre 1965 il Ministro per i Lavori Pubblici Giacomo Mancini, nel momento di approvare il P.R.G. definitivo, definì di interesse nazionale tutta l'Appia Antica, che ricevette la destinazione a "verde pubblico", e potè scampare alla speculazione edilizia fino ai giorni nostri.
Tuttavia quel P.R.G., che riprendeva comunque i Piani Particolareggiati di epoca fascista, dopo trent'anni è obsoleto.
Il Municipio Roma IX ingloba oggi tutto il quartiere Appio-Latino, una grossa parte del quartiere Tuscolano ed una piccola parte del quartiere Prenestino-Labicano, con un territorio di 807 ettari sul quale vive una "città" di circa 138.000 abitanti in lento, ma progressivo, decremento demografico (erano 6-7000 nel 1931, 200.000 nel 1971 e 182.000 nel 1981). Sia per la collocazione che per il tipo di processi a cui è sottoposto, il IX Municipio va considerato come area con caratteri di semi-centralità.
Dal punto di vista residenziale, palazzine e villini convivono con zone a edificazione intensiva e residui di borgate; le densità abitative vanno dai 340 abitanti/ha nella zona tra le Mura Aureliane e la ferrovia Roma-Pisa alle altissime densità tipo 700 abitanti/ettaro nella zona di S. Maria Ausiliatrice, per scendere ai 100 abitanti/ettaro all'Arco di Travertino.
Dal 1971 ad oggi, alla diminuzione della popolazione (circa 62.000 unità) non è corrisposto un miglioramento delle condizioni di vita. Accanto alla motorizzazione di massa (il nostro Municipio è l'attestamento di tutto il traffico proveniente dal versante dei Castelli Romani), si è infatti enormemente sviluppata l'attività commerciale, artigianale e di terziario (via Appia Nuova è la via commerciale principale), ed è tuttora difficile la ricerca di alloggi. Sono inoltre carenti i servizi pubblici, che spesso sono ospitati in strutture fatiscenti.
Un discorso a parte merita il territorio, situato tra via Appia Nuova e via Tuscolana e chiuso tra gli acquedotti romani, il Parco archeologico della via Latina e il Parco regionale dell'Appia Antica, conosciuto con il nome di Tor Fiscale dalla omonima torre. L'area è interamente sottoposta al vincolo paesistico di cui alla parte terza del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio"; in parte è anche sottoposta al vincolo archeologico di cui alla parte seconda dello stesso Decreto Legislativo; in parte rientra nel perimetro del Parco regionale dell'Appia Antica, area protetta regionale ai sensi della Legge Regione Lazio 6 ottobre 1997 n. 29 "Norme in materia di aree naturali protette regionali".
I primi stanziamenti nell'area risalgono al primo dopoguerra, con una struttura urbanistica fatta di casali che fino all'ultimo dopoguerra appartenevano ad un unico proprietario. Successivamente si sono insediate le baracche, costruite a ridosso dell'acquedotto Claudio e dell'acquedotto Felice che delimitano l'abitato a est. Le baracche si sono trasformate in abitazioni abusive in muratura, e nel 2000 vi abitavano circa ottanta famiglie. Nel frattempo la zona dei casali ha accolto attività di piccola industria: una fabbrica di vernici, officine, carrozzerie, rivenditori di automobili nuove o usate, falegnamerie, terreni privati, rimesse per autobus privati, il concessionario di automobili, molti capannoni anche in disuso, imprese artigiane che coesistono forzatamente con le numerose piccole residenze, qualche villino, baracche, senza soddisfare le più elementari norme di sicurezza. I vecchi casali sono stati venduti agli affittuari, e oggi le case di proprietà, quasi tutte sottoposte dalla Soprintendenza Archeologica di Roma a vincolo archeologico, convivono con quelle, certamente più povere, degli abusivi; nonostante le differenze (alcuni hanno interesse allo sviluppo del quartiere legato al patrimonio storico archeologico, altri sono contrari in quanto occupano il suolo con vincolo archeologico), la componente più attiva della popolazione è riuscita a organizzarsi nelle rivendicazioni nei confronti delle istituzioni attraverso un comitato di quartiere, che negli anni ha ottenuto il collegamento ATAC, il rifacimento del manto stradale, l'illuminazione pubblica, il parco giochi. L'amministrazione della IX Circoscrizione presieduta da Fulvio Torreti e Roberto Federici ha attuato un progetto di percorso pedonale e ciclabile lungo gli acquedotti Claudio e Felice acquisendo 16 ettari di terreno per ampliare il parco pubblico. Il Piano del Parco regionale dell'Appia Antica prevede l'ampliamento dell'area protetta fino a via Campo Barbarico (l'antica via Latina) per collegarla al Parco archeologico della via Latina. L'Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Roma ha dichiarato uno stanziamento di 600.000 EURO per ultimare l'area destinata a parco pubblico. E' di recente costituzione l'associazione onlus la Torre del Fiscale, con lo scopo di valorizzare il territorio dal punto di vista turistico e ambientale.
Attualmente la popolazione conta 1.720 abitanti, tra i quali molti anziani e bambini, formando un tessuto sociale prevalentemente di tipo popolare. Negli ultimi anni si è registrato un forte incremento di cittadini stranieri, regolari e non. I giovani si ritrovano sul classico muretto o nel piccolo parco pubblico attrezzato dall'Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Roma; è segnalata la presenza di tossicodipendenti ai quali si attribuiscono alcuni furti e anche di prostituzione; il servizio sociale del IX Municipio segue alcuni nuclei familiari disagati. La pista ciclabile è rimasta interrotta, un ponticello pedonale è stato sbarrato, discariche di rifiuti deturpano i terreni acquisiti al patrimonio pubblico, i casali destinati a servizi per il Parco sono occupati da una comunità di circa cinquanta immigrati rumeni; è difficile la convivenza di popolazione civile con lavorazioni industriali tossiche, e si sente la mancanza di un punto di ritrovo e di socialità quali una piazza o un centro culturale (centro civico). I giovani e i bambini sono forzati a prendere l'autobus per andare a scuola o per frequentare corsi sportivi o di ripetizione scolastica, ma addirittura le mamme sono costrette ad uscire dal quartiere per fare la spesa o un qualunque acquisto (altre informazioni si trovano in una relazione di accompagnamento al nuovo Piano Regolatore)
All'interno del Parco tra i due Acquedotti esiste una fungaia, che è stata recintata, ma che in realtà funziona ancora. Questa fungaia è alloggiata in antiche cave romane di pozzolana che hanno cunicoli lunghi 18 chilometri, attualmente in parte invasi dalle acque provenienti dall'alveo della marrana dell'Acqua Mariana, ancora esistente, che scorre sotto il canneto che costeggia l'Acquedotto Claudio.
Nonostante le ferite determinate dalla ferrovia Roma-Pisa e da strade a grande traffico come l'asse via Cilicia-viale Castrense, via Appia Nuova, via Tuscolana, nonostante le contraddizioni di un territorio che va dalle ville signorili di fronte alle Mura fino alle borgate del Mandrione e di Tor Fiscale, il Municipio Roma IX, con i suoi complessi di edifici ultracentenari e le sue aree archeologiche più o meno tutelate, mantiene una sorta di carattere proprio.
Tor Fiscale è un quartiere da valorizzare per il suo valore archeologico e paesistico. L'assetto urbanistico è precario, la mancanza di norme ha impedito il completo risanamento che tutti i proprietari di immobili vorrebbero attuare, in attesa dell'approvazione del Piano Particolareggiato n.22 che dovrebbe finalmente dare una destinazione a tutti i lotti con tempi tecnici teorici di 3 mesi.
Le costruzioni abusive incompatibili con le aree archeologiche dovranno essere abbattute; gli edifici residenziali abusivi, non appena sarà messa a disposizione una abitazione alternativa dal patrimonio edilizio comunale, saranno abbattuti anch'essi.
Appena chiarita la effettiva proprietà delle aree, dovranno essere completati gli interventi di asfaltatura, illuminazione, fognatura.
Una gran parte del territorio circoscrizionale dovrà essere risanata: nell'area di via Sannio dovranno essere eliminati i banchi sulla strada, e i banchi fissi saranno sostituiti con banchi mobili. Via del Mandrione dovrà essere oggetto di un intervento di recupero urbanistico.
L'ex fonderia di via dei Cessati Spiriti* dovà essere risistemata nel modo seguente: lo spazio di proprietà Apolloni sarà sistemato a verde, con giardino e panchine; l'edificio adiacente di Saioni (l'ex osteria) sarà liberato dal vincolo di abbattimento, e in cambio il proprietario restaurerà tutto l'edificio e cederà i locali al piano terra al Comune; il lavatoio e il fontanile monumentale saranno restaurati e rimessi in funzione; gli altri edifici saranno abbattuti per creare altri spazi verdi.
Va quindi impedita la costruzione della stazione di autolavaggio avviata nell'ottobre 1998. Per approfondire vai al dossier con i dettagli.
I lavori che comportano lo scavo della sede stradale dovranno essere programmati per tempo e coordinati.
Perché nel Municipio Roma IX dilagano i cartelli pubblicitari abusivi e nessuno provvede a rimuoverli? La risposta non è affatto semplice, e bisogna addentrarsi nei meandri dei regolamenti e della burocrazia. Innanzitutto bisogna distinguere tra abusivo e abusivo; infatti esistono:
A seconda della tipologia di cartellone abusivo l'iter è differente; competente all'iter è l'Assessore comunale alle attività produttive, mentre competente all'abbattimento è l'Ufficio Abusivismo del Comune di Roma; ammesso poi che dopo aver ottemperato tutti i passaggi burocratici il Comune abbatta un cartellone abusivo, lo stesso Comune dovrà garantire lo stoccaggio per 30 gg. del cartellone per dare tempo all'agenzia pubblicitaria di recuperarlo pagando le eventuali sanzioni.
Si capisce allora che alla fine i cartelloni rimossi sono trascurabili! Su questo la Circoscrizione dovrà intervenire con decisione.
Come ulteriore proposta, verranno realizzati spazi per l'affissione gratuita per iniziative di interesse pubblico non commerciali.
Il IX Municipio è dotato, complessivamente, di numerose strutture scolastiche per i vari livelli di insegnamento. La richiesta è quindi che i lavori di manutenzione ordinaria e ristrutturazione siano realizzati in modo tempestivo, e controlleremo la pulizia regolare dei locali e dei giardini scolastici, vista la attuale situazione di trascuratezza e di pericolosità.
Va elaborato un programma per l'abbattimento di tutti gli edifici abusivi incompatibili, seppur in modo graduale e con valutazioni caso per caso.
Verranno svolti periodici controlli sulla pulizia e sulla manutenzione delle facciate, dei prospetti e delle aree prospicienti agli edifici sia privati sia pubblici, come previsto dai regolamenti vigenti.
Tutti i mercati dovranno essere dotati di servizi igienici.
Verrà posta una particolare attenzione a non concedere licenze per centri commerciali o grandi supermercati là dove ciò può creare gravi inconvenienti per la cittadinanza (come successo per via Siponto).
Per l'ex direzione di artiglieria di piazza Zama (caserma Zignani) è già prevista la dismissione; l'area, di 7,5 ettari, è in grado di soddisfare le esigenze di servizi sia locali che generali, e potrà così ospitare una stazione dell'anello ferroviario urbano, costituendo un importante nodo di scambio auto-bus-treno. L'abbassamento del piano del ferro suggerito dal progetto URBIS II versione* permetterà il collegamento della stazione ad un parcheggio da costruire.
Il progetto proposto dal comitato Roma x Veltroni il 5 maggio 2001 accoglie in linea di massima queste richieste:
pianta
Il progetto assegna alla caserma il ruolo di "nodo internodale" per automobile, treno (FM1 e FM3), autobus (capolinea di piazza Zama) e metropolitana, coerente con stesura del nuovo Piano Regolatore, che prevederebbe anche il collegamento visivo e pedonale con il Parco della Caffarella.
modellino
Il mercato di via Gino Capponi dovrà essere immediatamente trasferito all'ex deposito STEFER dell'Alberone, seguendo il progetto COTRAL* che prevede: la costruzione di un parcheggio di scambio sotterraneo; la costruzione del mercato coperto; la cessione dei locali residui per attività sportive, culturali, artigianali, sociali.
L'avvicinamento del capolinea del 628 potrebbe migliorare il collegamento del territorio Circoscrizionale al parcheggio di scambio e alla metro di Pontelungo.
Non abbiamo invece i dettagli del progetto Petruccioli e Associati Architettura che prevederebbe: restauro e riutilizzazione dei capannoni e delle facciate, alcune demolizioni, realizzazione di negozi, mercato rionale, uffici. Altre informazioni si trovano in una scheda sull'argomento.
La chiusura estiva dei negozi dovrà essere programmata in modo ancora più equilibrato.
Tutti gli esercizi che installano tavoli sul suolo pubblico dovranno pagare la relativa concessione.
Sarà completata la compilazione delle liste di strade private che vanno cedute gratuitamente al Comune e avviate le procedure di acquisizione.
Verrà studiata la possibilità di rivedere i parametri dell'I.C.I. per ridurre le tasse sulle abitazioni residenziali nelle zone in cui una peggior vivibilità è causata da strutture di pubblica utilità.
L'idea di valorizzare l'antica via Latina spinse nel 1998 l'allora Presidente della IX Circoscrizione Fulvio Torreti a sollecitare l'interramento della via Appia Nuova per circa 300 m, fra via dei Cessati Spiriti e via dell'Almone, per rimettere in luce le vestigia storiche sopravvissute e riconnettere il Parco della Caffarella al Parco archeologico della via Latina attraverso un'unica area verde e archeologica di prestigio internazionale.
L'idea venne ripresa durante la successiva presidenza del prof. Roberto Federici; la stessa dott.ssa Rossella Rea, responsabile di zona della Soprintendenza Archeologica di Roma, ha ritenuto valida la proposta, e così l'intero Consiglio Circoscrizionale approvatò all'unanimità l'inserimento della proposta come emendamento al Piano Regolatore, che fu accolta dall'Ufficio Speciale Piano Regolatore.
Queste sono le idee che il Comitato di azione sul territorio "Il Tarlo" proponeva fino all'estate 1997, aggiornate con le segnalazioni dei cittadini raccolte durante le iniziative del Comitato per il Parco della Caffarella.
Per approfondire, è disponibile l'l'elenco dei progetti inseriti dalla IX Circoscrizione nel Piano Investimenti 1998-2001 Programma CI e l'elenco dei progetti da inserire nel Piano Investimenti 2000-2001-2002 del Comune di Roma.
Per tornare alla home page:
Home delle Pagine di Mario Leigheb: Notizie sul Municipio Roma IX, Caffarella, Appia Antica e Tang. Est