L'Associazione Humus-onlus è stata costituita da alcuni membri del Comitato per il Parco della Caffarella per svolgere servizi quali visite guidate, aggiornamento degli insegnanti, e altre attivitą complementari legate alla valorizzazione culturale del patrimonio storico e ambientale della Caffarella e del Municipio Roma IX.
Le quote associative, le donazioni e il ricavato delle visite sono stati investiti fino al 1999 nelle opere di pulizia e manutenzione di alcuni monumenti della Caffarella in precedenza abbandonati e in stato di estremo degrado oltre che talvolta sottoposti ad incendi e vandalismi; si è provveduto alla loro manutenzione e valorizzazione, alla pulizia e decespugliazione delle aree circostanti, e alla realizzazione di tabelle informative e didattiche sugli aspetti storico-archeologici (Colombario Costantiniano, Ninfeo di Egeria, Bosco Sacro), il che ha consentito ai quartieri limitrofi di frequentare il Parco e di goderne la bellezza fino a quando il Comune di Roma è intervenuto con l'esproprio dei terreni e con il restauro dei monumenti.
Continua invece ancor oggi la divulgazione, la pubblicazione di opuscoli informativi, cartine e libri sulla Caffarella e sul patrimonio storico archeologico del Municipio Roma IX, l'allestimento di tabelloni informativi dislocati nei punti più significativi della valle, la produzione di materiale didattico, la collocazione di alcune panchine, la preparazione delle guide e degli operatori.
L'associazione è iscritta:
Da numerosi anni l'attività didattica svolta direttamente in Caffarella e nelle classi rappresenta un punto di riferimento fisso per le scuole primarie e secondarie limitrofe al Parco; cinque scuole furono coinvolte nell'anno scolastico 1997/98 con il progetto "Piante ... per una esposizione" finanziato dalla Provincia di Roma; anche oggi le classi più avanzate si sono fatte carico in prima persona dei progetti "Adotta un monumento", istruendo le classi dei più piccoli.
Sin dall'anno scolastico 1996/97 l'associazione organizza ogni primavera corsi di aggiornamento per insegnanti, approvati dall'Ufficio Scolastico Regionale (ex Provveditorato agli Studi di Roma) aventi per tema il patrimonio storico-ambientale della Caffarella e della via Latina; ai corsi hanno partecipato numerosi docenti delle scuole di ogni ordine e grado del Municipio Roma IX. Attualmente l'associazione ha richiesto l'accreditamento come ente autorizzato alla formazione in base alle recenti direttive del Ministero per l'Istruzione.
L'attività didattica con bambini e ragazzi di scuole anche distanti dalla Caffarella è ormai da anni un costante punto di riferimento per tutti gli insegnanti che abbiano una certa consapevolezza della ricchezza del nostro territorio. In particolare nell'anno scolastico 2001/2002 l'associazione ha coordinato gli operatori delle altre associazioni Legambiente Circolo Sette Acquedotti, Italia Nostra Sezione Romana, W.W.F. XI Gruppo Attivo e Comitato per il Parco della Caffarella per l'attività didattica nel Parco regionale dell'Appia Antica secondo la convenzione sottoscritta con l'Ente Parco.
Nell'anno scolastico 2002/2003 l'associazione ha partecipato al progetto «Città come Scuola» con 6 itinerari per le scuole elementari, medie e superiori e 5 itinerari per le scuole materne e dell'infanzia; complessivamente sono state condotte nel Parco regionale dell'Appia Antica più di 120 classi, per oltre 2.000 alunni.
Nell'anno scolastico 2003/2004 l'associazione ha partecipato al progetto «Città come Scuola» con 5 itinerari per le scuole elementari, medie e superiori e 5 itinerari per le scuole materne e dell'infanzia; complessivamente sono state condotte nel Parco regionale dell'Appia Antica circa 70 classi, per oltre 1.250 alunni.
Dal 1994, all'inizio in collaborazione con l'associazione Il Tarlo, da cui ha ereditato l'attenzione alle problematiche della vivibilità del Municipio Roma IX, poi in stabile collaborazione con il Comitato per il Parco della Caffarella e con il Parco regionale dell'Appia Antica, l'associazione organizza cicli di visite guidate dove operatori appositamente formati dall'Ente Parco dell'Appia Antica illustrano tutto il territorio da S.Giovanni a Tor Fiscale alla via Appia Antica.
Le visite guidate, che occasionalmente hanno ricevuto contributi dal Municipio Roma IX, dal X Dipartimento del Comune di Roma, dalla Direzione Regionale Interventi Socio-Sanitari-Educativi per la Qualità della Vita e dal Parco regionale dell'Appia Antica, prevedono sin dal 15 settembre 1996 un appuntamento fisso tutte le domeniche dell'anno (esclusi luglio e agosto) per una visita gratuita archeologico-naturalistica in Caffarella.
Le visite hanno lo scopo di favorire la conoscenza del patrimonio storico, archeologico e naturale dell'area, chiedendo a tutti di collaborare alla protezione di tale patrimonio da danneggiamenti, rifiuti e atti vandalici. Nel caso della Caffarella la visita è introdotta dal momento dell'accoglienza delle persone e della descrizione dell'itinerario con le sue caratteristiche principali sulla carta archeonaturalistica del tabellone didattico informativo; l'itinerario è inquadrato nel contesto del territorio: sono date infatti indicazioni sull'iter espropriativo della Caffarella, sulle motivazioni delle attività nel Parco dell'Appia Antica e sui risultati raggiunti. Il primo momento si conclude informando che, benché i contributi siano sempre graditi, non c'è alcun obbligo né di iscrizione né di pagamento della visita; piuttosto, visto che la Caffarella è pubblica e quindi appartiene a noi tutti, proponiamo di collaborare a tenerla pulita raccogliendo un sacchetto di rifiuti durante il ritorno, preavvisando che tutti quelli che collaborano riceveranno in regalo l'opuscolo "La via Appia". Dopodiché l'operatore fornisce a chi lo desidera i guanti e il sacchetto.
L'attività è affidata a giovani operatori, laureati o laureandi in Lettere (Storia dell'Arte, Filologia Classica, Archeologia), Architettura, Biologia, Scienze Naturali, tutti abitanti nei quartieri limitrofi alla Caffarella, i quali hanno ricevuto una specifica preparazione che comprende seminari storico archeologici e naturalistici, indicazioni di tipo urbanistico, informazioni di tipo legale e ampia documentazione scientifica.
Quando sono accessibili i monumenti ipogei del Parco archeologico della via Latina, le visite sono sospese in caso di pioggia per evitare l'ingresso di persone bagnate e munite di ombrelli; inoltre, per impedire danni anche involontari da parte dei visitatori, l'associazione impone loro di indossare guanti di lattice, maschere antibatteriche e camici, nonché di calzare scarpe leggere e prive di tacchi.
Le entrate derivanti dalle quote e dai contributi associativi, dalle offerte e dalle donazioni permettono di coprire le spese sostenute per la decespugliazione, recinzione, produzione di materiale illustrativo, tabellazione ecc.
La prima azione è stata l'adozione di alcune aree archeologiche vincolate ai sensi della parte terza del "Codice dei beni culturali e del paesaggio", in precedenza abbandonate e in stato di estremo degrado oltre che talvolta sottoposte ad incendi e vandalismi, provvedendo quindi alla loro manutenzione e valorizzazione, e alla realizzazione di tabelle informative e didattiche sugli aspetti storico-archeologici.
Le aree individuate sono state: la vasca romana di via C. Baronio (ora mantenuta dal Servizio Giardini del IX Municipio), il Colombario Costantiniano e il Ninfeo di Egeria (restaurati nell'ambito del Piano degli Interventi del Giubileo), il Bosco Sacro (ora sistemato dal X Dipartimento del Comune di Roma), gli scavi di via Latina angolo con via di Vigna Fabbri (curati dalla Sovraintendenza Comunale) e la cisterna-ninfeo sotto via F. Bartoloni.
Grazie alle visite e alle altre attività è stata intrapresa, in collaborazione con il servizio Guardia Parco del Parco regionale dell'Appia Antica, una sorveglianza sempre più intensa sulla valle; vengono periodicamente redatte numerose segnalazioni, utilizzando un apposito verbale-tipo, che di volta in volta è inviato alle autorità competenti.
L'accesso principale al Parco è da largo P. Tacchi Venturi (art. 7.3 delle norme tecniche di attuazione del Piano di Utilizzazione), ingresso naturale alla Caffarella per il quartiere Appio Latino, e prossimo a parcheggi (art. 7.4 delle norme tecniche di attuazione del Piano di Utilizzazione), alle linee ATAC e alla metropolitana.
Il centro di accoglienza, previsto come "punto informativo" (AI: attrezzature per l'informazione) nel Piano di Utilizzazione dell'Ufficio Tutela Ambiente del Comune di Roma, è il casale di Vigna Cardinali (C.d.A. 24.375) sotto largo P. Tacchi Venturi, che però a tutt'oggi non è disponibile. Perciò dall'aprile 1999 la domenica mattina è stato operativo un punto informativo volante all'ingresso di l.go P. Tacchi Venturi. Il punto informativo si componeva di un gazebo, un tavolo e, a partire dall'ottobre 1999, di un certo numero di biciclette a disposizione dei visitatori.
L'8 aprile 2001 il Parco regionale dell'Appia Antica ha finalmente collocato un box fisso, e dal maggio 2001 al luglio 2002 l'associazione ha garantito l'apertura domenicale del Punto Informativo della Caffarella in collaborazione con la coop. sociale integrata MANSER, concessionaria del Parco regionale dell'Appia Antica. Dal settembre 2002 il Punto Informativo è gestito direttamente dalla nostra associazione, con il sostegno dei volontari del Comitato per il Parco della Caffarella, in convenzione con il Parco regionale dell'Appia Antica.
L'associazione ha infine portato a termine con successo negli anni scorsi:
In questo momento è in corso il progetto "Archeobici nell'Appia Antica", ammesso al contributo del 50% (pari a 7.200 EURO) da parte del X Dipartimento del Comune di Roma nell'ambito delle attività di tutela dell'ambiente anno 2003.
I soci iscritti sono circa 1.200, di cui l'80% residenti nel Comune di Roma, 10% residenti in altri comuni della Provincia di Roma, 5% residenti in altri comuni italiani e 5% cittadini dell'Unione Europea.
Il 18/1/1998, in Roma, si è riunita l'assemblea straordinaria dell'associazione culturale "Humus". Presiede Andrea Giuliani e svolge le funzioni di segretaria la dott.ssa Lorenza Accettella. Aperta la seduta i presenti eleggono presidente dell'associazione la dott.ssa Teresa Borelli, la quale invita ad approvare il nuovo statuto, come di seguito riportato:
1) DENOMINAZIONE E SIMBOLO
L'associazione, denominata «HUMUS» e avente per simbolo un istrice che va in bicicletta stilizzato, si configura come associazione ai sensi degli artt. 36 e seguenti del Codice Civile, e come organizzazione non lucrativa di utilità sociale (locuzione che deve sempre accompagnare il nome e il simbolo) ai sensi del D. Legis. 4 dicembre 1997 n. 460.
2) SCOPO, SEDE E DURATA
L'associazione è indipendente, culturale, naturalista, senza fini di lucro, e persegue esclusivamente fini di solidarietà sociale. Scopo dell'associazione è la tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, artistico, paesistico, naturale e ambientale, con particolare riguardo alla valle della Caffarella, al comprensorio della via Latina, al Parco dell'Appia Antica e alle zone limitrofe, favorendone la fruizione e la conoscenza.
L'associazione ha sede in Roma e ha durata indeterminata.
3) ATTIVITA'
L'associazione raggiunge il proprio scopo sociale promuovendo, organizzando e gestendo le seguenti attività istituzionali: a) corsi e attività didattiche per l'educazione ambientale dei cittadini e degli studenti, e per la formazione e l'aggiornamento del personale docente; b) materiali e pubblicazioni a carattere informativo, culturale e didattico; c) iniziative culturali quali: rappresentazioni teatrali, musicali, artistiche, convegni, assemblee, visite guidate, incontri, mostre, scambi culturali ecc. anche a livello internazionale; d) manifestazioni di carattere sportivo, ricreativo e culturale; e) iniziative di gestione diretta delle aree quali pulizie, decespugliazioni, tabellazioni, recinzioni, opere di manutenzione ecc.; f) ogni altra iniziativa utile che concorra al raggiungimento dei fini istituzionali.
Tali attività potranno essere realizzate anche in collaborazione con enti pubblici, imprese e altre organizzazioni a livello locale, nazionale, comunitario o sovranazionale. Per le varie attività l'associazione potrà avvalersi della collaborazione sia di soci che di esterni. L'associazione potrà svolgere anche attività accessorie per natura e integrative rispetto a quelle istituzionali, che tuttavia non dovranno essere prevalenti e i cui proventi non dovranno superare il 66% delle spese complessive. Non possono essere svolte attività diverse da quelle fin qui menzionate.
4) ORGANI DELL'ASSOCIAZIONE
Organi dell'associazione sono l'assemblea, il consiglio direttivo e il presidente.
L'assemblea è costituita dai soci che siano in regola con il versamento delle quote sociali. L'assemblea stabilisce il calendario e le linee programmatiche, approva il bilancio, fissa le modalità per lo svolgimento dei lavori, emana i regolamenti, elegge il consiglio direttivo stabilendone anche il numero dei membri, elegge il presidente, fissa le competenze proprie o delegate degli organi direttivi e la durata del loro mandato, esamina tutte le questioni proposte dal presidente e dal consiglio direttivo. L'assemblea è convocata dal Presidente in sessione ordinaria una volta l'anno non oltre il mese di aprile per l'approvazione del bilancio, e in sessione straordinaria ogni qualvolta il consiglio direttivo lo ritenga opportuno, o su richiesta scritta di almeno un terzo dei soci. La convocazione dell'assemblea avviene mediante avviso esposto presso la sede sociale almeno 30 giorni prima della data prevista. L'assemblea è validamente costituita qualunque sia il numero dei presenti; è presieduta dal presidente dell'associazione o, in caso di assenza, da persona designata dall'assemblea stessa; delibera a maggioranza relativa; ad ogni socio spetta un voto e non è ammessa delega; la votazione avviene per alzata di mano.
Il consiglio direttivo dura in carica due anni, ed è composto dal Presidente dell'associazione "Comitato per il Parco della Caffarella" o da un suo delegato, e da almeno altri due membri eletti dall'assemblea. Il consiglio direttivo attua le deliberazioni dell'assemblea, stabilisce le quote sociali e le modalitą di versamento, ha i più ampi poteri per l'ordinaria e la straordinaria amministrazione e per quanto altro delegato dall'assemblea, ratifica l'ammissione dei soci e ne dispone l'esclusione, predispone il bilancio annuale e stabilisce il proprio ordinamento interno, tiene i libri sociali e contabili. Il consiglio direttivo delibera a maggioranza relativa, e può delegare al presidente parte delle sue funzioni.
Il presidente dura in carica due anni, ha la firma e la legale rappresentanza dell'associazione, convoca l'assemblea ordinaria, presiede le assemblee, esercita tutte le funzioni a lui demandate dall'assemblea e dal consiglio direttivo.
5) SOCI, DIRITTI E DOVERI
L'ammissione dei nuovi soci avviene dietro presentazione di un socio regolarmente iscritto, ed è subordinata al pagamento della quota sociale e alla ratifica da parte del consiglio direttivo. La qualità di socio si perde per recesso, per morosità, per esclusione. Il consiglio direttivo può escludere il socio il cui comportamento venga ritenuto in contrasto con i fini, i principi o l'ordinamento dell'associazione, o lesivo dell'immagine o degli obiettivi dell'associazione. Il socio che, per qualsiasi motivo, cessa di far parte dell'associazione, non ha alcun diritto sul fondo comune, né potrà in alcun modo utilizzare il nome e il simbolo dell'associazione.
Sono diritti dei soci: partecipare con voto deliberativo alle assemblee; prendere visione dei libri dei soci e delle assemblee, e degli eventuali libri contabili; partecipare alla vita associativa secondo le disposizioni del consiglio direttivo e senza limitazioni temporali; ricoprire, se ad esse eletti, cariche sociali. Le cariche sociali sono prestate gratuitamente, e possono dar luogo esclusivamente a rimborso spese nei limiti fissati dal consiglio direttivo. I soci che svolgono attività retribuite da o per conto dell'associazione non possono ricoprire cariche sociali. E' consentita la cessione di beni o la prestazione di servizi ai soci, purché di significato puramente onorifico e di valore economico modico.
Sono doveri dei soci: pagare la quota associativa; partecipare regolarmente alle assemblee sociali; osservare lo statuto e i regolamenti interni; rispettare le risoluzioni prese dall'assemblea e dagli organi direttivi; contribuire al raggiungimento dei fini istituzionali partecipando alle iniziative stabilite dal consiglio direttivo o dall'assemblea.
6) PROVENTI, FONDO COMUNE E BILANCIO
I proventi, gli utili e gli avanzi di gestione saranno impiegati esclusivamente per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse. Il fondo comune dell'associazione è costituito dai contributi degli associati, dai beni acquistati con tali contributi e da ogni altro bene o valore pervenuto all'associazione. Non è ammessa la distribuzione, anche in modo indiretto, di utili, avanzi di gestione, fondi, riserve o capitale.
L'esercizio finanziario inizia il 1 gennaio e chiude il 31 dicembre di ogni anno. Entro aprile il bilancio consuntivo dovrà essere approvato dall'assemblea.
7) MODIFICHE DELLO STATUTO, ESTINZIONE E CONTROVERSIE
Le modifiche dello statuto e lo scioglimento dell'associazione sono deliberate dall'assemblea con voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti. In caso di scioglimento le eventuali attività e i beni residui sono devoluti a cura del presidente a organizzazioni non lucrative di utilità sociale operanti in settore identico o analogo.
Le controversie che dovessero sorgere all'interno dell'associazione saranno deferite ad un collegio arbitrale composto di tre membri, nominati uno da ciascuna parte e il terzo dai primi due arbitri. Il collegio arbitrale giudicherà in modo inappellabile, utilizzando i poteri di amichevole compositore e senza formalità di procedura.
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